Ecco il bollettino del polline. Concentrazioni basse ad eccezione del polline di parietaria e della spora alternaria che raggiungono il valore medio.

Ecco il bollettino del polline. Concentrazioni basse ad eccezione del polline di parietaria e della spora alternaria che raggiungono il valore medio.
Si invia, in ritardo per un disguido, in allegato il bollettino del polline. Concentrazioni basse o medie per alcune tipologie di polline. Le condizioni meteorologiche non aiutano particolarmente. L’umidità persistente favorisce la presenza della spora alternaria. Tra i granuli che sporadicamente incontriamo , vi è quello di carrubo (Ceratonia siliqua L.) bell’albero sempreverde di ambiente mediterraneo, che potrebbe essere utilmente utilizzato anche in ambiente urbano. La specie non è allergenica. Nelle fotografie allegate, infiorescenza maschile e granuli pollinici.
Ecco il bollettino della settimana. Poco da segnalare: le cupressacee sono sparite, conferma del non essere il cipresso, ma ragionevolmente ginepro fenice; presenza bassa di parietaria e poacee. Interessante la presenza di polline appartenente al leccio, una quercia sempreverde comunissima anche in città. Si tratta di Quercus ilex L. e non è infrequente una seconda fioritura nel corso dell’anno. E’ quindi possibile vedere sulla stessa pianta ghiande e amenti. Da notare il fenomeno della presenza delle infiorescenze o amenti sulla parte dell’albero esposto a sud, come è possibile vedere nella foto allegata. Il lato esposto a nord ne è completamente privo. Le infiorescenze sono solo sul lato destro.
Settimana caratterizzata dalla presenza di polline non allergenico, apiacee ( finocchio) e ciperacee (zigolo infestante). Per quanto riguarda il polline allergenico continua la comparsa delle cupressaceae. Sempre in nostra compagnia Parietaria ed Alternaria. Piccolo picco di cedro.
Da segnalare la presenza di polline di cupressaceae, non si tratta ovviamente di cipresso. Lo scirocco fa il suo lavoro, portando umidità, pioggia e temperatura molto mite. Questo può ancora favorire la fioritura di parietaria e delle altre specie erbacee ruderali autunnali.
In allegato il bollettino, del polline, decisamente autunnale. Concentrazioni di alternaria , sempre su valori medi. Presenza costante di parietaria, sia pure su valori medi.
Ecco il bollettino della settimana scorsa: le condizioni meteorologiche che hanno interessato la città hanno influenzato lo spettro pollinico. Si registrano valori in calo per la maggior parte delle specie a valenza allergenica. I valori elevati dell’umidità e delle temperatura sono l’ambiente ideale per il proliferare della spora alternaria le cui concentrazioni sono ancora alte.
Ecco il bollettino della scorsa settimana: concentrazioni del polline condizionate dalla stagione estiva ormai agli sgoccioli e dalle precipitazioni che hanno determinato gli abbassamenti di concentrazione, soprattutto per la spora alternarla. Le asteracee, in particolare sono in calo, e possiamo considerare concluso il suo periodo di fioritura.
Ecco il bollettino della settimana scorsa: le prime piogge di “rottura” si sono abbattute sulla città, con i consueti effetti (strade allagate, stazioni metro chiuse, alberi abbattuti etc.). Temperature ancora elevate e umidità favoriscono la presenza delle spore veramente numerose sui vetrini. Da segnalare un valore medio di concentrazione di Ambrosia per San Pietro il 2 settembre. Segue il valore elevato registrato a Tor Vergata la settimana precedente. Le concentrazione delle asteracee è ora in deciso calo. Controllando i valori di Ambrosia in altre città si è potuto osservare come i valori fossero elevati nelle città del centro nord.
Molto interessante la presenza di polline di Ambrosia, che per quasi tutta la settimana ha concentrazione media con un valore più alto a Cipro. Sempre molta alta la concentrazione della spora alternarla. La pioggia tanto attesa è arrivata, ovviamente causando parecchio disagio, allagamenti e crolli di alberi. Dopo tante settimane di siccità la pioggia ha determinato tanta schiuma bianca. Dissentiamo dall’ipotesi formulata in occasione del precedente acquazzone il 18 agosto (https://www.rainews.it/video/2024/08/temporale-a-roma-con-la-pioggia-torna-la-schiuma-bianca-per-le-strade-d384ece2-c249-4e2e-922e-d6bdf82fae68.html). Sull’asfalto di depositano residui di olio, tantissimo materiale organico di origine vegetale, pensate alle montagne di foglie presenti ovunque, ai frutti, ad esempio di platano, ma ancor più a materiale organico di origine animale (parliamo di mammiferi in senso lato), non a caso Carlo Verdoni in un’intervista definiva la città un grande orinatoio a cielo aperto. Tutto questo materiale con la pioggia determina la schiuma, di polline ce n’è pochissimo.